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Il software che vi apprestate ad usare è di semplice comprensione ed utilizzo ed è stato predisposto per consentire anche ad imprese non strutturate di poter svolgere una analisi dell’andamento della propria attività. La corretta imputazione dei dati è elemento essenziale e propedeutico per ottenere un’analisi che rifletta la reale situazione aziendale; per far ciò è indispensabile conoscere i numeri della propria attività anche se non in maniera troppo dettagliata.
I dati necessari per il suo corretto utilizzo sono:

  1. Numero di pratiche svolte suddivise per tipologia*
  2. Ricavi conseguiti suddivisi in base alle diverse tipologie di pratiche*
  3. Costi relativi al personale*
  4. Costi generali dello studio*
  5. Costi figurativi

Il periodo ideale di riferimento per svolgere l’analisi è un anno e quindi tutti i dati sopra indicati dovranno riferirsi ad una intera annualità (ad esempio il 2009).

Importante prima del suo utilizzo è quindi svolgere un’analisi della propria azienda necessaria sia per ottenere i dati sopra indicati che per ipotizzare, se nel caso, una suddivisione del costo del personale in rapporto al tempo dallo stesso impiegato per svolgere le varie tipologie di pratiche; l’analisi richiesta serve soprattutto all’imprenditore titolare di aziende piccole e non strutturate e quindi non dotate di una struttura contabile - amministrativa in grado di fornirgli elementi economici utili a supportare le proprie scelte strategiche.

Particolare attenzione va posta sulla necessità di determinare i cosiddetti “costi figurativi” e cioè quei costi, non supportati da uscite finanziarie, ma che vanno considerati come tali in funzione del fatto che determinati beni ed attività potrebbero essere in grado di produrre autonomamente un reddito se impiegati al di fuori dell’attività d’impresa. I principali costi figurativi da considerare sono:

  • il compenso per l’attività svolta dall’imprenditore ove questo non sia già evidenziato ta i costi in contabilità;
  • il canone di locazione che l’immobile di proprietà utilizzato nell’impresa, potrebbe autonomamente generare se concesso in locazione a terzi;
  • il compenso che il capitale proprio investito nell’impresa dal titolare sarebbe in grado di produrre se investito alternativamente senza rischio e maggiorato di un extrarendimento come premio per il rischio.

Tra le voci di costo oggetto di analisi poi grande risalto è da dedicare alla categoria degli oneri finanziari, ossia ai costi finanziari che le notevoli somme regolarmente anticipate dallo studio di consulenza per conto della clientela professionale (concessionari e commercianti) comportano per lo studio stesso.

Una volta ottenuti i dati necessari gli stessi andranno imputati nel software che evidenzierà:

  • il costo medio che l’impresa sostiene per produrre ogni singola tipologia di pratica;
  • il ricavo medio conseguito per la stessa tipologia di pratica.

Dal confronto di questi due elementi ciascuno sarà in grado di valutare l’economicità della propria gestione in rapporto alle differenti tipologie di pratiche svolte.

Dott. Marco Petrucci


    (*)
  1. Numero di: Immatricolazioni, trasferimenti di proprietà, minivolture, radiazioni, patenti, collaudi, estere, merci, agricole, altre formalità.
  2. Fatturato diviso per: Immatricolazioni, trasferimenti di proprietà, minivolture, radiazioni, patenti, collaudi, estere, merci, agricole, altre formalità
  3. Salari e stipendi, contributi previdenziali, contributi Inail, TFR, omaggi e regali ai dipendenti.
  4. Compresi gli oneri finanziari.


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